Ringalluzzire le piante dopo le vacanze
Siete tornati dalle vacanze e, insieme con la malinconia per il relax terminato, siete alle prese con le vostre piante d’appartamento e da balcone intristite dalla vostra assenza, nonostante magari l’impianto d’irrigazione automatica? Niente paura, ecco il vademecum di pronto soccorso per rimetterle in forma in tempi rapidi.
Check-up piante dopo le vacanze
Che siano da interni o da esterni, ora occorre un check-up completo su ciascuna di esse, vaso per vaso. Prima la pulizia, poi lo stato sanitario.
Eliminate tutte le foglie secche dalla pianta e dalla superficie del terriccio, tagliate anche quelle già secche per più di metà lamina, e rifilate con le forbici il secco in quantità minore sulle foglie. Tagliate anche tutti i rami secchi e gli eventuali fiori appassiti. Eliminate invece gli esemplari purtroppo disseccati del tutto.
Solo sulle piante d’appartamento a foglia grande e lucida effettuate una pulizia accurata delle lamine, con una spugnetta pulita e acqua demineralizzata (quella del ferro da stiro). Su quelle a foglia lucida e piccola, se possibile, fate una doccetta rapida di pulizia del fogliame. Su quelle a foglia morbida e pelosa passate un pennello morbido o il getto d’aria fredda del phon per togliere la polvere accumulatasi anche nella casa chiusa.
Poi controllate, sia sulle piante da interni che su quelle da esterni, ogni singola foglia, ma anche gli steli e il colletto (la base della pianta) per individuare eventuali parassiti. I più frequenti sono il ragnetto rosso (lamine scolorite a chiazzette, sottili ragnatele fra le foglie), le cocciniglie cotonose (piccoli fiocchetti bianchi mobili sulle foglie) e le cocciniglie a scudetto (piccoli scudetti grigi o bianchi attaccati alle nervature della pagina inferiore e ai fusti). Vanno tutti combattuti immediatamente, perché non passeranno, anzi, si riprodurranno a dismisura, minando la sopravvivenza della pianta stessa. Il consiglio è di procedere con un acaricida contro il ragnetto e un anticocciniglia contro gli altri due parassiti: in questo caso i rimedi naturali sono troppo lenti ad agire, ed è invece necessario procedere rapidamente per evitare danni peggiori.
Cure ricostituenti
Una volta ripulite le vostre creature, in sequenza occupatevi di rinfrancarle velocemente, a partire dall’acqua. Tastate il terriccio, anche in profondità inserendo il mignolo lungo il bordo del vaso, per capire quanto è secco il pane di terra. Se è veramente ritirato per la siccità, preparate una bacinella piena per metà di acqua e immergetevi il vaso (tenetelo fermo con la mano per qualche minuto finché non si imbeve, perché altrimenti galleggerà). Lasciatecelo per 30 minuti, poi estraetelo e lasciatelo sgocciolare per 15 minuti.
Se invece la situazione idrica non desta grandi preoccupazioni, comunque bagnate in abbondanza i vasi, anche in esterni, svuotando i sottovasi dopo 15 minuti.
Invece non fatevi prendere dal demone della concimazione: se le piante sono provate dalla siccità o dal vento o da rotture, dovete aspettare almeno 10 giorni, il tempo che si riprendano dallo shock, per ricominciare a concimare con un prodotto liquido nell’acqua d’irrigazione.
Al posto del concime, distribuite invece un biostimolante, che agisce migliorando l’assorbimento a livello radicale, facendo “funzionare meglio” le piante. Trovate i prodotti adatti nel vostro Centro di Giardinaggio: non è un concime, ma un coadiuvante, da distribuire al massimo una volta al mese, in appoggio alla normale concimazione.